1. Innovazioni Iniziali: Fili Metallici
  • Prima dell’invenzione delle placche ortopediche, il filo metallico era la soluzione di riferimento per le fratture ossee fino a circa il 1850.
  • Si ritiene che gli antichi Greci abbiano introdotto l’uso del filo metallico per l’immobilizzazione delle ossa.
  • La prima registrazione dell’uso del filo metallico risale al 1755, documentata in una rivista francese.
  • Tuttavia, fu solo nel 1870 che il chirurgo francese Laurent Berenger-Feraud scrisse un libro rivoluzionario dal titolo “Traité de l’immobilisation directe des fragments osseux dans les fractures” (un trattato sull’immobilizzazione diretta dei frammenti ossei nelle fratture).
  • Nonostante questi progressi, mancava un elemento fondamentale: le tecniche antisettiche per garantire un’attuazione di successo.
  1. Joseph Lister e Carl Hausmann: Pionieri delle Placche Ortopediche Moderne
  • Nel 1877, l’assistente chirurgo britannico Joseph Lister dimostrò l’efficacia delle tecniche antisettiche nei procedimenti ortopedici.
  • Tuttavia, fu Carl Hausmann a compiere una svolta significativa nel 1886. Creò la prima placca di successo utilizzando placche di nichel e viti.
  • Il geniale design di Hausmann consentiva la rimozione della placca senza riaprire il sito della ferita, rivoluzionando la chirurgia ortopedica.
  1. Materiali e Biocompatibilità
  • Storicamente, le placche ortopediche erano realizzate con vari materiali, tra cui:
    • Oro
    • Avorio
    • Corno
    • Nichel
    • Magnesio
    • Leghe di rame
    • Leghe di zinco
    • Argento
  • Tuttavia, con l’avanzare della scienza medica, la biocompatibilità divenne una considerazione fondamentale.
  • Le placche ortopediche moderne utilizzano ora:
    • Titanio: Noto per la sua resistenza, biocompatibilità e resistenza alla corrosione.
    • Acciaio di grado medico: Offre durata e stabilità.
    • Leghe a base di cobalto: Utilizzate in casi specifici.
    • Bioceramiche e Compositi metallici: Adattati a esigenze specifiche.
    • Polimeri: Impiegati in applicazioni specifiche.
  1. Classificazione e Applicazioni
  • Le placche ortopediche sono progettate in base al tipo di frattura ossea.
  • Due classificazioni comuni includono:
    • Placche di Protezione: Supportano viti a testa bloccata o uniscono le ossa al sito della frattura. Le viti a testa bloccata possono essere applicate con la placca in posizione, riducendo la forza sulla frattura.
    • Placche di Compressione: Progettate per comprimere i frammenti ossei fratturati, favorendo la guarigione.
  1. Progressi Moderni
  • Negli anni ’50, le tecniche di fissazione ortopedica migliorarono significativamente. Il chirurgo Maurice Muller fondò l’AO/ASIF (Associazione per lo Studio della Fissazione Interna) per migliorare i metodi di fissazione.
  • La missione dell’AO era comprendere meglio la riparazione ossea, la formazione delle fratture e le tecniche chirurgiche, portando a risultati medici migliori.

In sintesi, le placche ortopediche rappresentano una notevole fusione di scienza, ingegneria e innovazione: un testamento all’ingegno umano nella ricerca della guarigione e del recupero.

Leghe Leggere Lavorate Srl
P.IVA: 00697190155

Privacy Policy
Cookie Policy
ITALY
Via Lucania, 23
20090 Buccinasco (MI) ITALY
(+39) 02 4571.2115/3564
info@legheleggere.com
(+39) 02 488.0012
Lavora con noiDownload
USA office (Thema corp.)
2929 Arch Street
Philadelphia, PA 19104 – USA
+1 215-8459459
+1 317-516-8074 (sales)