Il titanio viene utilizzato in chirurgia ortopedica dal 1950, ma è diventato sempre più popolare negli anni ’80 e ’90 grazie alle sue proprietà di biocompatibilità e resistenza alla corrosione.
Gli usi del titanio in chirurgia ortopedica
Il titanio è infatti un metallo biocompatibile, resistente e leggero, e viene ampiamente utilizzato in chirurgia ortopedica per la fabbricazione di protesi articolari, placche, viti e altri dispositivi di fissaggio.
In particolare, le protesi articolari in titanio sono comunemente utilizzate per sostituire le articolazioni danneggiate dell’anca, del ginocchio, della spalla e di altri arti. Questo perché le protesi in titanio hanno dimostrato di durare a lungo e di essere altamente biocompatibili.
Inoltre, il titanio viene utilizzato anche per la realizzazione di placche e viti che vengono utilizzate per bloccare le ossa quando, a causa di un trauma importante, la frattura risulta impossibile da ricomporre con il solo bloccaggio dell’arto. Questi dispositivi di fissaggio possono essere rimossi in seguito, dopo la guarigione della frattura.
La biocompatibilità del titanio in chirurgia ortopedica
La biocompatibilità è una caratteristica che ha reso il titanio il materiale per eccellenza quando si parla di chirurgia ortopedica, ma come è stata scoperta e da chi, questa biocompatibilità?
La scoperta che il titanio è biocompatibile è stata fatta negli anni ’50 da un chirurgo ortopedico svedese di nome Per-Ingvar Brånemark.
Brånemark stava studiando la microcircolazione del sangue e l’ossigenazione dei tessuti quando si rese conto che la sua strumentazione in titanio, che utilizzava per tenere saldamente in posizione i suoi dispositivi sperimentali, era stata osteointegrata con successo nell’osso animale. Ciò significa che l’osso si era letteralmente fuso con il titanio, formando un legame solido e duraturo.
In seguito Brånemark iniziò a sperimentare l’uso del titanio come materiale per le protesi dentali e, successivamente, per le protesi ortopediche. I suoi studi hanno dimostrato che il titanio è in grado di integrarsi con successo con i tessuti umani senza causare alcuna reazione avversa.
In questo modo il titanio è diventato il materiale principale per molte applicazioni mediche, dalle protesi articolari alle placche di fissaggio osseo.
Questo materiale, ad oggi, è impiegato nel 90% dei prodotti impiantabili che Leghe Leggere Lavorate realizza per i propri clienti.