L’alluce valgo è considerata la deformità più comune degli esseri umani. In modo più o meno grave, affligge un quinto della popolazione adulta. Il rapporto tra uomini e donne che ne soffrono è di 1 a 4.

ALLUCE VALGO INTERVENTO: SOLUZIONE A PROBLEMI MOLTO SERI

Questo tipo di deformità peggiora progressivamente nel tempo causando, oltre a problemi estetici, vari problemi molto più gravi:

  • dolore persistente o intermittente
  • calli 
  • difficoltà a calzare le scarpe 

Le cause che portano a questa patologia non sono ancora ben chiare. Esistono varie ipotesi, ma nessuna del tutto risolutiva. La possibilità più condivisa è che non sia legato ad un solo fattore, ma a un insieme.LEGGI ANCHE: Single use kit monouso sala operatoriaCon il tempo, questo insieme di fattori portano a far peggiorare sempre più questa deformità, rendendo  difficile la convivenza con i dolori persistenti e coinvolgendo inevitabilmente anche il secondo e terzo dito.L’unica soluzione, quando non si riesce più ad alleviare il dolore, è l intervento chirurgico.

ALLUCE VALGO INTERVENTO CHIRURGICO E VITI

Esistono diverse tecniche chirurgiche correttive per l’alluce valgo, difficile dire quale sia la migliore.Il vantaggio principale delle tecniche moderne è legato al fatto che tendono a ricostruire la  struttura anatomica riallineandola, grazie a un approccio chirurgico poco aggressivo. Alla base di questi interventi vi è l’utilizzo di viti in titanio molto particolari, tipiche di questa applicazione. Queste viti hanno geometrie molto diverse tra loro. Queste differenze sono date dalla tecnica chirurgica utilizzata. Qui sotto potete vederne alcuni esempi.inline_269_https://www.legheleggere.com/wp-content/uploads/alluce-valgo-intervento-tutore-sintomi-viti1-240x300.jpginline_478_https://www.legheleggere.com/wp-content/uploads/alluce-valgo-intervento-tutore-sintomi-viti2-300x240.jpginline_312_https://www.legheleggere.com/wp-content/uploads/alluce-valgo-intervento-tutore-sintomi-viti3-300x240.jpg

 

 

 

 

 

 

 

La geometria delle viti è studiata per raggiungere vari scopi. Ad esempio: la forma e il passo dei filetti agevolano il posizionamento e diminuiscono lo sforzo necessario al serraggio. 

Ai due filetti distale e prossimale, che hanno passi differenti, è anche delegato il compito di compattazione dell’osso, così da migliorarne la stabilità primaria e di conseguenza la guarigione. 

Anche la geometria della parte apicale della vite ha importanti vantaggi in fase di posizionamento della stessa.

 Queste geometrie sono progettate in modo tale da autoperforare l’osso, autocrenadosi un foro di guida molto preciso che porterà la vite al target distale voluto dal chirurgo.

Da non dimenticare poi che, non dovendo essere rimosse (salvo casi eccezionali), queste viti sono progettate per osteointegrarsi molto facilmente con l’osso.

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